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Cantare con le piante

Cantare con le piante

Cantare con le piante grazie agli studi di Musicoftheplants.com

Cantare con le piante. Respirarci dentro e aprirsi alla Gratitudine. Abbiamo vissuto un’esondazione di emozioni. Grazie al Suono di tutti gli OM che si sono uniti al nostro canto, possiamo raccontare uno storia incredibile.

Siamo partiti il 22 aprile per la Giornata della Terra dal Giardino di Maredolce e atterrati Domenica 24 aprile al Gymnasium dell’Orto Botanico.

L’idea è nata da Davide Signa agronomo, socio della cooperativa Benessere, da sempre interessato alle capacità comunicative e relazionali delle piante.

Ha contattato Terrier Kauri, Ricercatore di Music of the plants congegnando un evento articolato e coinvolgendomi come performer: un dialogo in musica con le Piante. Un sogno nel cassetto che non sapevo d’aver mai sognato!

Musica delle Piante

Musica delle Piante è una tecnologia inventata dalla Comunità di Damanhur (TO) con dei Giapponesi e da Stefano Mancuso, famoso ricercatore, scienziato di prestigio mondiale, professore all’Università di Firenze e direttore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale, riguardo alla sensibilità delle piante. Si tratta di una tecnologia che trasforma gli impulsi elettromagnetici delle piante in musica.

Bamboo, il dispositivo di Music Of the Plants.

Bamboo, il dispositivo di Music of the Plants

Davide mi invita a sperimentare e fare pratica con Bamboo, il dispositivo in legno che consente di rilevare le frequenze emesse dalla piante, con un circuito che si collega alle foglie e si chiude sulle radici della pianta.

Siamo a casa sua. Mi mostra il funzionamento del marchingegno su una piantina al centro del tavolo, in soggiorno. Davide si allontana un attimo. Poi ritorna. Il segnale della pianta si anima, si vivacizza: la pianta comunica chiaramente la propria eccitazione all’avvicinamento di colui che se ne cura.

La sperimentazione supera ogni mia immaginazione

La sperimentazione supera ogni mia immaginazione. Vengo letteralmente rapita dalla percezione materiale, fisica, reale di un mondo di cui intuivo l’esistenza.

Davide mi presta Bamboo affinchè sperimenti.

Lo provo a casa sull’Ederina festosa, sul tronchetto della Felicità fiorito a sorpresa, sulla Felce. La musica delle piante mi tiene compagnia. Ogni volta che devo rimuovere il dispositivo ho la sensazione di togliere la voce alla pianta e me ne dolgo!

Il sopralluogo a Maredolce

Giovedì andiamo a fare un sopralluogo a Maredolce. Dobbiamo scegliere il setting e la pianta con cui duettare. Rosalba della Protezione Civile, gentilissima, con la sua preziosa cassa da Karaoke ci risolve tanti problemi. La useremo per il concerto interspecie.

Un Chinotto è la prima pianta su cui testiamo l’acustica.

Proviamo diversi punti e diverse piante.

Duetto con un grandissimo Pino. Mi attirava lo scavo archeologico, ma è transennato. Abbandoniamo l’idea: il pubblico sarebbe troppo distante.

Perlustriamo la zona. Verifichiamo anche a ridosso del Castello. Infine scegliamo un’area ben curata, che scoprirò successivamente essere stata il primo luogo in cui Marisa Canzoneri e Luciano Maria D’Angelo hanno iniziato a ricostruire l’Orto di Maredolce.

Duettare con un Ulivo

Duettare con un Ulivo significa realizzare un concerto interspecie, fra la Specie Umana e la Specie Vegetale, appunto. Avevamo già cantato con gli Alberi, ma in questo modo, per me è stata un’Anteprima assoluta.

Lucina Lanzara

Venerdì 22 aprile al Giardino del Castello di Maredolce

La giornata a Maredolce è stata gremita di pubblico di ogni specie (è il caso di dire!). C’erano studenti delle Scuole Medie, ragazzi dell’Istituto Tecnico Agrario IPSAS, un gruppo del Centro Anziani, avventori, la professoressa Stefania Macaluso, Paolo Caracausi, amici giunti da ogni dove.

Nella prima parte Davide Signa, agronomo, referente per Music of the Plants a Palermo, illustra il progetto, l’evoluzione della storia di Maredolce.

Introduce Terrier alla spiegazione tecnico-scientifica del dispositivo della Musica delle Piante. Ci parla della Medicina delle Foreste, dell’autonomia delle piante, dei sistemi di comunicazione, dei 20 sensi delle piante contrariamente agli umani che ne hanno solo 5 o 6. Mille aneddoti ci portano in un mondo fantastico e pieno di speranza.

Il Concerto Interspecie è una sorta di performance a 4 VARIABILE: la pianta, l’artista, il pubblico, il luogo.

La performance della pianta

La perfromance della pianta dipende da molti fattori. Può anche accadere che a un certo punto la pianta si fermi per svariati secondi gettando l

gli astanti nello sconforto. È anche capitato che si sia fermata completamente. Altresì, se adeguatamente accolta, rispettata, la pianta canta che è una meraviglia ed è possibile identificare il suo “stato d’animo” .

L’artista

Nella mia visione maieutica aiutare le persone a recuperare il proprio “essere Suono” è parte della mia Missione. Conduco per mano lo spettatore a riprendere contatto col proprio battito cardiaco o con il respiro, talvolta invitando a soffiare. Così agiamo respiri profondi senza dircelo. Il risultato è che la fruizione si verifica in uno stato di connessione avanzata, benchè, talvolta inconsapevole.

Il Pubblico al concerto interspecie

Il PUBBLICO, in tutte le mie performance, è un elemento imprescindibile. Consentire al Pubblico di trovare la propria collocazione interiore ed esteriore per fruire al meglio degli Eventi artistici, è una delle mie Missioni. Ho sperimentato quanto aiutare le persone a connettersi profondamente con se stsesse e con gli altri partecipanti sia un elemento che innalza visibilmente la qualità degli evetni. La fruizione coinvolge la persona a 360 gradi, coinvolge tutti i sensi e anche i corpi sottili, i corpi eterici. Il risultato delle performance è sempre altro dalla semplice fruizione di un evento artistico. È un momento trasformativo.

Ambiente esterno e ambiente interiore

Dunque performance interspecie Artista, Pianta e Pubblico. Altra variabile essenziale è l’ambiente, il luogo, lo spazio di risonanza.

In questo caso è stato necessario amplificare la mia voce. Si trasforma così un segnale analogico in un segnale digitale. Quando il Suono invece viaggia libero e senza trasmutazioni, l’impatto è ancora più trasformativo.

Un ambiente interiore preparato facilita l’accoglienza degli spazi di Risonanza dell’ambiente esterno. Creare un ambiente accogliente anche per raccogliere la Musica della Pianta che sta performando. Questo gioca e tanto.

I miei strumenti di connessione

Per facilitare la connessione mi avvalgo del Tamburo Sciamanico, delle campane tibetane, del Diapason a 136.1Hz/fs, corrispondente all’OM.

Creo un terreno di Fiducia. Guido i partecipanti fornendo elementi esplicativi.

Ho notato quanto le persone, appena sollecitate a cantare l’OM, si lascino trasportare dal Suono, trastullandosene. Le persone desiderano cantare leggere e felici. Lo desideriamo tutti.

Cantare con le piante a Maredolce.

Qui trovi il video integrale del momento clou della manifestazione al Giardino del Castello di Maredolce. La presentazione di Davide Signa che organizzato l’evento, l’introduzione alla Musica delle piante da parte di Terrier Kauri e il mio duetto con le Piante e con gli Astanti, con le loro energie.

L’esperienza vissuta dalle persone supera di gran lunga la semplice performance artistica.

Il risultato è inaspettato. I piani su cui si muove tutta l’Esperienza ci portano Altrove. L’ho chiesto direttamente ai presenti.

Guarda video integrale dell’evento Musica delle Piante a Maredolce

Scopri le impressioni del pubblico alla fine del video

La Musica delle piante Domenica 24 aprile all’Orto Botanico

Domenica 24 ci spostiamo all’Orto Botanico. C’è la tre giorni dedicata alla Giornata della Terra. eventi, mostre, laboratori. E il nostro concerto interspecie. Un’evento organizzato dalla Cooperativa BenEssere, Università degli Studi di Palermo e Music of the Plants.

Il Gymnasium dell’Orto Botanico

Il nostro setting è un’aula a pianta circolare, il famoso Gymnasium, il luogo in cui si svolgevano le lezioni Medicina nel XVIII secolo, per quanto riguarda le piante medicinali. Raccoglie oltre 150 specie.

L’acustica è dotato di un riverbero naturale che mi ha sempre sedotta.

In questo caso non potevo proprio rinunciare! Sapevo che la potenza del Suono espresso insieme al Vegetale ci avrebbe condotti in una dimensione vibrazionale particolare.

Un’esperienza che non potrò dimenticare per la prepotenza delle emozioni vissute da tutti noi lì presenti.

Lo schema dell’evento

Lo schema dell’evento è analogo al precedente: un’introduzione di Davide Signa, la spiegazione approfondita sull’ermeneutica da parte di Terrier Kauri, sugli studi effettuati in 40 anni, la comunicativa delle piante e il loro essere sensienti, a seguire il concerto interspecie. In questa occasione gli artisti coinvolti sono Tita, Valerio Milone e io.

Ph. Davide Signa

Il canto fatato di Tita apre il concerto interspecie

Tita apre il concerto interspecie. Scalza, accovacciata di fronte alla pianta, tiene saldamente il tronco come a farsene linfa.

È possibile percepire la sua intima connessione. Indossa orpelli da lei stessa realizzati. È tutto un richiamo tatuato sulla pelle.

Si alza un canto fatato. La piccola Quercia la segue. Si rincorrono gentili, nuvole al passo.
Noi sognamo.

Tita e il canto fatato con la Pianta. Orto Botanico 24 aprile 2022 - Music of the plants
Ph. Ancilla Sikana

Valerio Milone, la cetra giapponese e il canto armonico

Valerio Milone pizzica la sua cetra giapponese, la carezza con l’archetto, asseconda e dialoga con la Quercia in vaso. Le dita tremanti e il tocco fermo dicono di emozione e potenza. L’atmosfera è sospesa, in attesa.

Religioso silenzio fra le note suonate dalla pianta e da Valerio: sono parte integrante della Musica.

Un canto armonico profondissimo, reclamato da Terrier, chiude l’intervento, lasciandoci storditi.

Valerio Milone, cetra giapponese

Il mio turno. Il diapason a 136.1Hz e l’OM

È il mio turno. Sono molto concentrata. Desidero essere certa che possiamo elevarci tutti, che il Suono sia trasformativo per tutti noi. Sono vela sull’onda dei miei compagni.

Accenno al concetto di OM, mostro il diapason a 136.1 Hz/fs (herz di frequenza al secondo), lo riproduco e con un gesto la sala si fa densa del canto del Suono Primordiale.

In un istante ci facciamo Suono Manifesto. La cupola si riempie di voci. Mi accorgo di cantare a occhi chiusi, cerco l’intesa con la Pianta, mi appoggio al bordone dell’OM di un TuttiNoi.

Sono aria, sono foglia, sono viva, sono felice, sono grata.

Lucina Lanzara canta al concerto intespecie Musica delle Piante - Orto Botanico di Palermo - 24 aprile 2022
Ph. Davide Signa

AAisha, la Regina delle Piante

AAisha è bambina piccolissima di 2 anni. Appena inizio a cantare, batte le mani, poi si alza e inizia a danzare. É AAisha, la nipotina di Dionisia. Lei è la Regina delle Piante.

AAisha danza mentre sulla Musica delle Piante

Oggi all’Orto Botanica ho avuto l’onore di assistere alla così grande sensibilità della pianta, alla penetrante ed emozionante voce all’unisono con la melodia verde della nostra meravigliosa Lucina Lanzara accompagnate dal movimento della mia piccola nipotina Aaisha ❤️ Uno degli eventi più emozionati cui abbia mai partecipato!!

Dionisia Aiello

“Hai fatto fiorire la sala”

Dionisia Aiello, zia di Aaisha, alla fine del Concerto Interspecie

Lucina, quando ti sei avvicinata alla pianta e hai cominciato a cantare con lei , il suono che emetteva è cambiato…era più gioioso e armonizzato con la sua voce

Ancilla Sikana

Quartetto finale tra voci e pianta

Uno dei momenti di maggiore pathos è stato il Quartetto finale, tra noi artisti, Tita, Valerio, io e la pianta di Quercia.

È stata, senza tema di smentita, una delle esperienze più forti della mia vita.

Guarda il video del Quartetto finale, voci, tamburo sciamanico e pianta di Quercia

Si piange per l’emozione

Qui sotto trovi il video integrale a camera fissa di tutto l’evento.

Alla fine trovi le impressioni di chi ha partecipato.

Si piange, si piange di emozione, di ricordi, di avvolgimento, di vibrazione.

Si piange perché ci si sente leggeri e felici.

Un sogno nel cassetto che si realizza: duettare con le piante, sentirne la vitalità, indossare occhiali che sentono.

Musica delle Piante all’Orto Botanico

Video integrale. Presentazioni, concerto interspecie, feedback finali del pubblico.

Grazie a Patrizia Pozzo per l’ospitalità all’Orto Botanico.

Grazie a Davide Signa per l’intuizione. A Terrier Kauri per l’impegno di ricerca di una vita. Ai miei compagni di viaggio per il volo di un sogno condiviso.

È solo l’inizio.

Gratitudine

Grazie per aver letto fin qui e aver trepidato in questa incredibile avventura fatta di speranze e sensibilità, vibrazioni e risonanze, oltre i nostri occhi, oltre il nostro Tempo, oltre il nostro Spazio.

Avevi mai sentito parlare della Musica delle piante?

Vorresti organizzare o partecipare a un evento di Musica delle Piante?

Ti aspetto nei commenti. Oppure contattaci. La strada oramai è aperta e noi dobbiamo volare.

Lucina

Ascolta il torrente

Ascolta il torrente

Ascolta il torrente. 
Come cambia la sua #voce ?


Di punto in punto, l’acqua sulla roccia, sulle pietre, nei percorsi, genera nuovi #Suoni .

Cambiano frequenza, scorgi diverse intensità. 
E così tutto muta, inevitabilmente, inequivocabilmente, in ogni istante, in ogni punto, in ogni momento. Panta rei πάντα ῥεῖ diceva Eraclito. 

Ascolto con le orecchie.

Ascolto con gli occhi. 

Ascolto col mio corpo.

Basta focalizzare l’attenzione in direzioni altre e la percezione cinestetica ci fa scorgere nuovi particolari. 


Alti alberi si stagliano nel cielo, germogli sbucano come uccelletti inattesi. 

Quanta Pace dona stare in ascolto del torrente? 

Guarda, ascolta il torrente, sintonizzati, risuona. 

Ora porta l’attenzione al tuo respiro

Inspira dal naso.

Trattieni qualche istante.

Espira dalla bocca.

Trattieni qualche istante.

Ricomincia. 

Quanta Pace dona stare ad ascoltare un torrente? La Pace inizia da noi stessi.

Buona Pasqua di Pace


Bosco di Camaldoli (AR) 14 aprile 2022

Lucina Lanzara

Lenticchie e campane, l’esperimento incredibile.

Lenticchie e campane, l’esperimento incredibile.

Lenticchie rosse e campane tibetane. L’esperimento incredibile di Stefano Maltese.

Ho voluto provare come le vibrazioni, (che producono infrasuoni) il suono, e l’acqua energizzata riempendo una campana tibetana e suonandola concentrandosi su pensieri di serenità e di amore, migliorerebbe l’aspetto dell’acqua e di conseguenza anche i suoi potenziali influssi benefici.

Stefano Maltese

Ecco l’esperimento lenticchie rosse e campane tibetane.

Ho preso due piccole campane uguali posizionate nello stesso posto, quindi stessa luce, temperatura, e umidità, e ho messo a germogliare lo stesso numero di lenticchie rosse.

Nella campana di sinistra ho solo aggiunto acqua, mentre in quella di destra ho dato qualche rintocco, suonata giornalmente per sfregamento producendo vibrazione, cantato mantra, e sopratutto ho aggiunto la stessa quantità di acqua presa dalla stessa fonte, ma energizzata (suonata) dentro una campana Jambati antica forgiata con sette metalli.

Lenticchie e campane. L’esperimento di Stefano Maltese.
Lenticchie e campane. L’esperimento di Stefano Maltese.

Dopo 5 giorni i risultati sono evidenti. (Stefano Maltese)

Notare la differenza tra i germogli della campana sinistra e quella destra con acqua energizzata o informata. Questo esperimento riprende gli esperimenti di Masaru Emoto.

Le vibrazioni (suoni, infrasuoni, intenti e intenzioni d’amore e luce) producono mutazioni nella materia, si manifestano nelle cose, nella vita, nei fenomeni. Alcune campane tibetane producono effetti in modo esponenziale.

Questo esperimento, riuscito, lo dimostra!

Il bagno vibrazionale con le campane tibetane

Con Stefano Maltese ho vissuto una delle più belle esperienze della mia vita, di riconciliazione e riconnessione con il SUONO, inteso nel suo significato primordiale: il Massaggio sonoro vibrazionale.

Stefano Maltese possiede Campane secolari e una viva dedizione all’essere umano.

Consiglio vivamente l’opportunità di concedersi questo prezioso momento di riconnessione.

Io ne sono uscita volando!

Noi stessi siamo Energia

Noi stessi siamo Energia, siamo Suono, siamo Vibrazione.

Liberare la voce può aiutarci a vivere più felici e consapevoli.

Il Tamburo funge da amplificatore, il tamburo è un’incredibile strumento di connessione al cuore.

Workshop intensivo di canto, tecnica vocale, respirazione e ritmi sul tamburo sciamanico

Palermo o ZOOM
12 aprile ore 20.00 – 22.30

Questo è il motivo per cui ho voluto organizzare questo workshop intensivo di canto, tecnica vocale, respirazione insieme a Luigi Jannarone, che ci guiderà alla conoscenza e pratica dei principali ritmi sul tamburo sciamanico, di cui lui è un profondo conoscitore.

L’incontro di questa sera, 12 aprile 2022,  sarà registrato ad uso esclusivo dei partecipanti.

Si potrà seguire sia in presenza a Palermo presso la Chiesa di San Giovanni Decollato, che su ZOOM.

L’appuntamento è alle ore 20.00. Si termina alle 22.30.

Serve un Tamburo a cornice. Noi lo noleggiamo. Va prenotato. I posti sono limitati. In caso contattami con un messaggio whatsapp. La giornata sarà piena come sempre, ma potrò rispondere ai messaggi.

Trovi i dettagli qui

L’Energia fluirà felicemente.
Il tuo canto libera.

Contattami per informazioni!

Lucina

40 anni di Alessandra

40 anni di Alessandra

I 40 anni di Alessandra Lo Cascio, l’usignolo delle Voci Vicine

La festa di compleanno, la lettera di Lucina, l’affetto delle Voci Vicine, le sua parole, il tamburo sciamanico.

In questi anni Ale mi ha seguita con fiducia, ha partecipato a tutte le Masterclass Voci Vicine che ho organizzato, eventi, concerti, spettacoli, Cerchi di Suoni. Si è affidata a Mary Setrakian, quando l’ho esortata a non perdere questa opportunità di crescita artistica e umana. Credo che non ne abbia perso nemmeno uno.

In questo tempo di attese e sospensioni sentivo che il suo compleanno andasse festeggiato, con la qualità che Alessandra merita. Non una festa con 100 persone ma 100 anime che si sono fatte presenti in modo diverso. Ringrazio Luciana Messina per foto e video, Maurizio per la Vicinanza di sempre, Violetta, Carlo e Anna Maria che si sono fatti portavoce partecipando alla festa.

Guarda il video in cui leggo la lettera ad Ale e la consegna del regalo. Alla fine una sorpresa…

La lettera di Lucina ad Alessandra, la consegna del regalo, la voce d’usignolo

Il regalo per Ale:
partecipare al seminario di costruzione del tamburo sciamanico

Conoscevo questo sogno nel cassetto di Alessandra. Quale migliore occasione per riunire gli animi ed esaudire un desiderio? Alessandra potrà partecipare al seminario di costruzione del tamburo sciamanico con Luigi Jannarone. Al termine avrà il suo tamburo sciamanico e nuovi cerchi si apriranno!

Poi ci incontreremo martedì 12 aprile dalle 20.00 alle 22.30 per Suonare e cantare insieme, faremo pratica di ritmi e canti medicina, respirazione e tecnica vocale. Ci si può iscrivere da qui:

La lettera di ringraziamento di Alessandra Lo Cascio per le Voci Vicine

Carissima Lucina, volevo mandare un sentito ringraziamento  a te e tutte le Voci Vicine che hanno contribuito a rendere così speciale il giorno del mio compleanno !

Oggi mi sono svegliata con la mente piena di pensieri positivi e buoni propositi, leggera e serena come una brezza estiva, rendendomi  conto di sentirmi davvero molto fortunata nel mio percorso vitale ad essere giunta fin qui con tutti voi !   

La vostra vicinanza e affetto, ma soprattutto le vostre parole così care sono state un regalo immenso che hanno riempito completamente di gioia il mio cuore, talmente tanto da farmi avere le lacrime agli occhi…e sai bene che finora  non mi era capitato così neanche  durante le masterclass , dove abbiamo pure condiviso tanti momenti di grande intensità!

La vita è un susseguirsi di esperienze , ma è soprattutto quando non te lo aspetti, quando non ti fai a priori  delle rigide aspettative, che ricevi da lei in dono quelle più belle e intense.

Non ho le parole adeguate per esprimere appieno quello che provo realmente,  ma voglio provare a ringraziarvi tutti lo stesso  

Grazie, Grazie mille a chi ieri  era presente

A Luciana per la più bella rosa mai ricevuta 
A Carlo che ha fatto di tutto per esserci
A Teresa e Pietro che mi hanno sempre accolto
Ad Aisha  che pur senza conoscermi mi ha donato il suo bel  sorriso
Ad Annamaria che mi ha augurato una speciale protezione Mariana
A  Violetta che con la sua benevolenza mi ha sempre rassicurata
A Maurizio che condivide con me vari tipi di onde  
Ma soprattutto grazie Lucina per aver avuto tempo e pazienza,per aver saputo attendere con fiducia i frutti dell’accoglienza.

Grazie mille anche a chi non è riuscito a venire ma  pur se non fisicamente presente, ha riempito di gioia la mia anima così provata da tutti gli eventi di quest’anno dedicandomi un pensiero positivo, spedendolo in chat!

Grazie a Bebè, Vivì, Alessia, Sabina, Lucetta, Antonella , Gabriella, Anna Maria, Sabina…
Non vorrei dimenticare nessuno, ma se così fosse chiedo perdono, purtroppo per ora non ho modo di leggere le chat WhatsApp.

Grazie ancora a tutti per il vostro fantastico regalo, (partecipare al seminario di costruzione del tamburo sciamanico n.d.r. ) che spero di poter realizzare al meglio  e mostrarvi con orgoglio quando sarà ultimato!  

Un grandissimo abbraccio e spero di rivederci tutti  molto presto !
Alessandra Lo Cascio 31-3-2022

Buoni propositi

di Alessandra Lo Cascio

Giorni  avvolti da spesse nebbie
Il respiro lento e stanco
Lasciarsi scorrere  il tempo addosso
Girare lo sguardo intorno
Senza trovare un punto fermo
Un vero approdo

Ma dall’abisso delle negazioni
Riprova ancora una volta
La risalita speranzosa
Che nega l’estinguersi

Parole come corde
Tese dall’alto
Contrastano la gravità

E Con esse puoi credere a tutto
Anche solo per un momento.  

Scoprire questa possibilità effimera
per un atto di accettazione
dona all’anima grata
desiderio di futuro

Alessandra Lo Cascio  3132022

Dio sia lodato per l’onore che mi ha dato: scrostare fanghiglia e scoprire meraviglia!

Lucina


Adesso, se vuoi, puoi mandare i tuoi auguri ad Alessandra! Non è emozionante tutto ciò?

Ti aspetto nei commenti!

La Zona Rossa – Follow the Silence – il film

La Zona Rossa – Follow the Silence – il film

Lucina Lanzara con il regista Salvo Cuccia del film La Zona Rossa

Ieri sera ho assistito al Cinema Rouge et Noir a Palermo all’Anteprima del film “LA ZONA ROSSA – Follow the silence” di #SalvoCuccia sul Silenzio del Lockdown a Palermo.

Da un’idea di Pier Antonio Passante, coordinamento del progetto di Laura Cappuggi, CRICD.

L’ho trovato un lavoro sapiente e appassionato, intenso, profondo, mistico, poetico.

Temevo il colore sonoro, invece sono rimasta in ascolto abbandonato, quando le cose sono giuste, in equilibrio. Complimenti vivissimi dunque a Benni Atria e Marco Saitta.

Follow the SILENCE è UN Puzzle musicale

Il puzzle musicale, sapientemente lavorato, rivela lo straordinario
spessore dei musicisti coinvolti, quasi tutti panormiti, riuniti forse dall’amore per Lelio Giannetto, a cui il film è dedicato.

Le immagini

Le immagini sono grandi. Mi coprivano tutta, avvolgendomi di una bellezza pari alla forza del Silenzio.

E questo silenzio veniva condito dai Suoni più puri e allo stesso tempo ricercati.

La Zona Rossa – Follow the Silence è uno spaccato di Arte contemporanea, Musica Contemporanea, sembrava di avere davanti Curva Minore.

Ineguagliabile cornice e quadro stesso è una delle più belle città al mondo, la mia amatissima Palermo.

Il film verrà distribuito su Netflix.

Voce e campana tibetana all’alba su Palermo

Quando sentirete una campana tibetana e una voce su un’indimenticabile alba che domina Palermo durante il Lockdown, sappiate che è la mia, francamente onorata di averne fatto parte.
 #iltuocantolibera