Il nostro FlashMob Sonoro ai tempi del coronavirus ha una finalità: ringraziare L’ITALIA DEVOTA, che cura, protegge, ci salva dal Male!
Ecco perché e come ho organizzato il nostro FlashMob Sonoro ai tempi del coronavirus
Il nostro Flashmob Sonoro ai tempi del coronavirus ha una finalità: RINGRAZIARE.
Ringraziare L’ITALIA DEVOTA, che cura, protegge, ci salva dal Male! Nessuna pretesa artistica.
Un pò come accade coi Drum Circle cerchiamo dentro noi stessi la forza e l’innato spirito musicale. Nella condivisione si sprigiona energie gioia.
La piazza è desolata, priva di auto. Troneggiano meravigliosi Ficus Magnoliae. Ci protegonno Monte Cuccio, Monte Pellegrino con il Castello Tveggio e alle nostre spalle il Mare. Completa la vista il chiostro di Villa Filippina e la Chiesa di San Francesco di Paola. Siamo veramente fortunati, diciamolo! Il Palazzo è in ristrutturazione. I balconi scarnificati lo testimoniano.
E il nostro Condominio è felice di incontrarci, non virtualmente, ma comunque distanti. Ci incontriamo negli intenti, nella condivisione del ritmo, della musica, del ringraziamento.
Sperimentiamo la difficoltà di ascolto e il DESIDERIO DI RITROVARSI E TORNARE VICINI. L’adesione è massiccia.
E’ il nostro modo per dire. Grazie a tutti i Medici (in primis mia sorella Vivi), Infermieri, Personale Paramedico, Sanitari, Farmacisti (i miei fratelli Luisa e Andrea) tutti i negozi alimentari, costretti a stare aperti mentre il rifugio di casa è così dolce.
Grazie ai legali che continuano a tutelarci.
Grazie a ciascuno che fa il proprio, rispettando le regole. Per esempio, sai quanto tempo ci vuole per lavare correttamente le mani? Almeno 25 secondi, quanto il tempo di cantare per due volte tanti auguri a te!
Adesso vi racconto come siamo arrivati al nostro flashmob sonoro ai tempi del coronavirus.
Come nasce l’idea del flashmob sonoro ai tempi del Coronavirus?
Da Facebook partono parecchi messaggi che segnalano questo flashmob. allo! Mi dico! Cosa possiamo offrire? Ho una famiglia di musicisti! Sarebbe l’occasione buona. Mi arriva l’invitio al gruppo Flashmob sonoro Sicilia Il cervello inizia a galoppare! E’ più forte di me!
Potevo cantarmi una bella canzone al balcone ed era fatta, invece non resisto!
La lampadina del mio cuore si accende ed è finita! Lancio la proposta al mio Condominio!

L’invito al flashmob sonoro via whatsapp
Questo è l’invito tutto sgrammaticato mandato sulla chat del nostro Condominio. Sono le 12.56!
Subito dopo ho contattato telefonicamente e singolarmente ciascuna famiglia. L’entusiasmo è stato dilagante! Non me l’aspettavo! Tutti contentissimi di affrontare questa sfida!
Il gruppo Whatsapp si chiama Altare di San Giuseppe al Condominio di Via Tripoli 3 perchè è grazie a questa bellissima iniziata che il nostro condominio di Via Tripoli 3 è così coeso!
La signora Cenza ha portato la tradizione dell’Altare di San Giuseppe, che è diventata ormai per noi un appuntamento fisso.
Le dimensioni di questo evento si sono fatte tali, che l’iniziativa è stata accolta dalla nostra Parrocchia e spostata. Quest’anno dovremo rinunciare anche a questo importante momento di condivisione e solidarietà.

I contenuti per un flashmob sonoro coinvolgente
Avere l’idea non è sufficiente. Occorre riempirla di senso e significato. Mi sono interrogata.
Ho partorito questa piccola canzone.
Ho studiato come sottoporla ai Condomini.
Ho registrato dei messaggi vocali con il brano eseguito e le istruzioni. Senza prove frontali non è proprio facile in un tempo così limitato!
Il testo è nato in un soffio:
“Voglio innalzare corone di fiori
Voglio trovare la Luce del Cuore
Poi ringraziare l’Italia devota
cura, protegge, ci salva dal Male. ”

Gli inviti al flashmob sonoro sui pianerottoli
Prima ho raccolte le adesioni del nocciolo base, le risorse essenziali per partire, la materia prima. Ed era molto buona!!
Poi ho preparato un volantino divulgativo del flashmob sonoro e l’ho affisso su ciascun pianerottolo del palazzo, dentro all’ascensore, in portineria. Tutti devono sapere e poter partecipare.
L’informazione è l’essenza della partecipazione.
Alla fine nessuno degli Studi Professionali ha potuto aderire, perché per quell’ora le attività sono già sotto coprifuoco per l’epidemia di coronavirus. Tuttavia sono arrivate diverse adesione morali.

Come organizzare un flash mob sonoro ai tempi del coronavirus.
Per organizzare un flashmob sonoro ai tempi del coronavirus, occorre superare vari step, funzionali alla realizzazione dello stesso. I flashmob si fanno con le persone, dunque la quantità di variabili da considerare è immensa. Mettici che possiamo utilizzare solo mezzi virtuali.
LE FASI per organizzare un flashmob sonoro
1) La scintilla creativa,qualcuno che lanci l’idea
2) La verifica di fattibilità: chi, dove, come e quando
3) Il coinvolgimento degli attori
4) l’elaborazione dell’idea alla luce delle risorse esistenti
5) Le prove
6) L’esecuzione
7) Verifica e valutazione finale
Anche la RAI viene a riprendere il nostro flashmob sonoro
“Le notizie corrono veloci. Avevo aderito al flashmob sonoro con dei pollicioni e postando sulla mia bacheca “tutti pronti alle 18 sui balconi: si canta e si suona”.
Sono stata contattata da Tiziana Martorana della redazione di RAI Sicilia, che ringrazio per avermi pensata. Fa sempre piacere essere pensati, essere percepiti e avere la sensazione che questo avvenga. Poi, ai tempi del coronavirus, ancor di più.
L’altro giorno Ismaila Mbaye, alla fine del nostro concerto per la Pace “Il canto del Sole” diceva “senza di voi, noi non siamo“. Ed è proprio così. L’uomo è in quanto in relazione. L’artista ancora di più. Figuriamoci ai tempi del coronavrus.

#andràtuttobenebene è l’hashtag con cui ci diamo coraggio.
Questo il bellissimo cartellone realizzato da Alessia.
Un altro troneggia sul campanile medievale della Chiesa di San Francesco di Paola. Molte famiglie con bimbi a casa si sono adoperate per rendere fruttuose queste giornate sordi di abbracci, coltivando la speranza.
Io penso alle persone che vivono sole, che non hanno una bella vista, che non hanno vicinato, che vivono isolate su pianerottoli di cemento.
Penso ai detenuti che muoiono come topi in gabbia.
Penso ai medici, agli infermieri, ai sanitari in continuo contatto con persone malate e in particolare malate di coronavirus! Che paura.. che dedizione. Quando scegli una professione simile, i rischi sono “incorporati”. Ma questa epidemia mi sa che non ce l’aspettavamo proprio. Allora diciamo GRAZIE GRAZIE E GRAZIE! Alle Farmacie aperte, agli alimentari, a tutti coloro che devono prestare la loro servizio all’Italia!
Penso alla grande quantità di occasioni che abbiamo per dire GRAZIE!

Cosa ne pensa chi ha partecipato al Flashmob sonoro ai tempi del coronavirus?

Chi è Lucina Lanzara, l’ideatrice
Lucina Lanzara, cantautrice e produttrice siciliana, sperimentatrice vocale prodotta dalla RAI e dalla Sonzogno.
Da anni si dedica alla Voce, al Suono e alle Voci Vicine, il suo format con cui tiene in tutta Italia ed all’Estero masterclass per professionisti ed amatori della voce, focalizzate sulla capacità di trasmettere emozioni.
Prodotta dalla Casa Musicale Sonzogno e dalla Rai, viene descritta come una “voce dalla rare capacità poetiche ed interpretative” (Michael Pergolani). Scrive per il cinema ed il teatro. La sua musica è trasmessa da Radio Internazionali. Ha scritto e presentato spettacoli tra cui anche oratori moderni sperimentali. Ha fondato i Tamburi Palermo Ben Kadì, gruppo di percussionisti migranti, arrivati in Italia come minori non accompagnati. Ha elaborato il format delle Voci Vicine.
E’ autrice dei seguenti dischi e degli omonimi spettacoli:
Il Canto della Santuzza (2016-2017)
Lucina Canta e Racconta De Andrè (Nota Preziosa, 2015)