L’Altare di San Giuseppe a San Francesco Di Paola: ormai è tradizione! Orari di visita e benedizione dei pani. La Tradizione.
VISITE ALL’ ALTARE Di SAN GIUSEPPE
L’Altare di San Giuseppe a San Francesco di Paola si potrà visitare nel corso della giornata di Sabato 19 marzo 2022 nei seguenti orari:
VISITE ALL’ALTARE
la mattina dalle ore 8 alle 13
pausa pranzo
il pomeriggio dalle 16 alle 20.
ore 12.00 Benedizione dei Pani
ore 18.30 Distribuzione dei Pani benedetti
L’allestimento dell’altare di San Giuseppe è un’antichissima tradizione siciliana, ancora in vigore nei paesi dell’entroterra.
Ti racconto come, dal Condominio di via Tripoli, la tradizione arriva alla chiesa di San Francesco di Paola.
La mia dirimpettaia si chiama Cenza
La mia dirimpettaia si chiama Cenza. Da 20 anni, il 13 dicembre bussa per consegnarmi un piattino di cuccìa, anzi due, uno alla ricotta e uno alla crema di latte. Quando mi finisce il latte, so che potrò rifugiarmi in Lei! Scambiaremo due chiacchiere e molti sorrisi. È la vicina di casa che tutti vorrebbero: premurosa, affabile, affettuosa, materna, aggregante. Le vogliamo tanto bene. Nella foto Cenza indossa una maglia gialla, la signora Stella è in rosso, io “tiro” la foto.

Cenza proviene da Campofiorito, uno dei paesi tra i più rinomati per la cura di questa tradizione.
Sotto, particolari di Altari di San Giuseppe che ho visitato a Campofiorito tra il 2016 e 2017. Clicca per ingrandire la foto
Alcuni anni fa Cenza ha proposte a noi condomine di allestire un Altare di San Giuseppe nella nostra portineria.
La proposta, apparentemente bislacca, si è rivelata uno straordinario aggregante. Dal 2014 è diventata una tradizione irrinunciabile nel mio condominio.
L’anno scorso ci ha fermate il Lockdown. Ci dettimo di fare partecipando al Flashmob dei Condomini. Quest’anno, su sollecitazione di Padre Giorgio, eccoci! Proseguiamo per gradi.
A Campofiorito le sculture di pane per l’Altare di San Giuseppe
Il pane benedetto è il cuore dell’altare di San Giuseppe. Si divide in Sculture e pane benedetto da consumare. Le sculture di pane sono l’elemento essenziale dell’Altare.
Le Sculture di Pane vanno sull’Altare, “u viscottu di San Giuseppe” tipo panini, una volta benedetti, vengono donati agli avventori.

Quest’anno, il giorno di San Giuseppe 2022, i panini verranno donati agli avventori per le SS Messe delle ore 8.00, 10.00, 12.00 e 18.30.
Sarà possibile visitare l’Altare dalle 8 alle 13 e dalle 16 alle 20.

Recuperato il pane a Campofiorito, l’appuntamento per cominciare a montare la struttura dell’Altare è alle 6 del mattino.
Ci siamo divise i compiti.
Serviva un’icona di San Giuseppe. Maria Teresa rintraccia un bel quadro tramite la sorella della sua amica Marisa Salvo, Pina.
Il quadro, per stare sull’altare, ha bisogno di un supporto. Ce lo hanno procurato gli artigiani PreGi di via Sant’Oliva.
Abbiamo scelto le tovaglie più belle, pizzo 500 e merletti d’altri tempi. A mezzogiorno la Benedizione.
La notizia si diffonde.
Negli anni il nostro piccolo Altare diventa sempre più ricco.
L’Altare cresce e si sposta in Parrocchia
La mole di offerte e richieste si fa tale, che decidiamo di spostare l’allestimento dell’Altare di San Giuseppe nella monumentale chiesa di San Francesco di Paola, nostra parrocchia, coi frati Minimi.
Qui nella Cappella di San Giuseppe alla Chiesa di San Francesco di Paola a Palermo.

San Giuseppuzzu
San Giuseppuzzu
quando purtastivu a Maria in Egitto
l’assististivu pi’ tuttu u tragittu.
Assistitine ‘nta ‘stu passu strittu
di bisogni e nicissitate
San Giuseppuzzu
unn’abbannunate.

Il Quadro di San Giuseppe che ci ha prestato per alcuni anni Pina Salvo
Cosa non può mancare sull’altare di San Giuseppe ?
Sculture di Pane per l’Altare:
Il nome di Maria
Il cuore di Gesù
Ostensorio
Gli uccellini
Bastone di San Giuseppe
Gli attrezzi di San Giuseppe
La barba di San Giuseppe
2 Galli
La cornucopia
Pesce grande che mangia il pesce piccolo
Cestino di fiori
Pietanze
Sfinge di San Giuseppe
Cassata
Cannoli
Strummuli
Pignoccata
Agnello pasquale in marzapane
Crostate
Frittate miste
Pasta al forno
Pasta con le sarde
Brocca con Acqua
Brocca con Vino
Pane abbrustolito (mollica ammuttunata) ovvero il formaggio dei poveri.
Oggetti
Icona di San Giuseppe
Candelabri
Fiori
Alloro
Rosmarino
Offerte alimentari
Frutta fresca colorata
Frutta secca
Ortaggi
Frittate di ogni genere e specie (patate, carciofi, piselli)
Pignoccata
Rosticceria
Pasta al forno
Offerte di borse di spesa
.
Il gruppo per l’Altare di San Giuseppe
Il primo gruppo di “lavoro” era formato da Cenza Pillitteri Oddo (l’ideatrice-coordinatrice)
Adriana Milia, Caterina D’Angelo, Stella Giampietro, Maria Teresa Furnari, il nostro portiere Sandro Licata e la sottoscritta. È passata anche Funny Gullo. Si è aggiunta poi Paola Castagna e quest’anno Giovanna Mistretta Pardo.
Tanta Pizza per organizzarci!
Per organizzarci abbiamo dovuto mangiare tante pizze! 😄😄 E mentre andiamo a fare il nostro dovere, chi incontriamo?
Trova l’intruso (Salvo Piparo!!!)
Quest’anno Pino Quartana, cugino di Cenza, ha portato a Palermo le sculture di pane realizzate a Campofiorito. Le abbiamo affidate a Giovanna, giunta nel nostro condominio quest’estate.
Giovedi pomeriggio andremo ad allestire l’Altare insieme ad Alessandro, il Sacrista di San Francesco di Paola.


Fra spirito laico e religioso
L’allestimento dell’Altare di San Giuseppe è un atto di Solidarietà tra spirito religioso e spirito laico.
L’iniziativa che prende spunto dallo spirito religioso, si allarga a tutti coloro che desiderano, anche in modo laico, esprimere la loro generosità nei confronti dei più bisognosi.
L’Ex-voto: la Promessa
La Tradizione e l’ex-voto a San Giuseppe
L’Altare è un ex-voto a San Giuseppe. Detto in modo molto elementare, “Caro San Giuseppe se mi fai questa grazie che ti sto chiedendo, (ristrutturarmi la casa, la salute di un caro, un affare) io ti faccio l’Altare.”
Santi addumannati
L’Altare si poteva realizzare o tutto di tasca propria o con maggiore umiliazione andando a chiedere l’elemosina nel paese.
Si imbandiva un tavolo e si invitavano i Santi
Per esempio
Maria
San Giuseppe e
Gesu bambino
Oppure
Maria
San Giuseppe e
Gesu bambino
e i 12 apostoli
Il padrone di casa invitava a mangiare i poveri del paese.
A ciascun santo corrispondeva a tavola un povero.
Il padrone di casa stesso serviva i poveri del paese, tra i più poveri e serviva le pietanze più buone, più ricercate, le primizie.
San Giuseppe secondo De Andrè
San Giuseppe secondo De Andrè viene cantato nel disco la Buona Novella.
Qui in “Maria nella bottega del Falegname”.
Maria Nella Bottega D’un Falegname
“Falegname col martello
perché fai den den?
Con la pialla su quel legno
perché fai fren fren?
Costruisci le stampelle
per chi in guerra andò?
Dalla Nubia sulle mani
a casa ritornò?”
Il falegname:
“Mio martello non colpisce,
pialla mia non taglia
per foggiare gambe nuove
a chi le offrì in battaglia,
ma tre croci, due per chi
disertò per rubare,
la più grande per chi guerra
insegnò a disertare”.
La gente:
“Alle tempie addormentate
di questa città
pulsa il cuore di un martello,
quando smetterà?
Falegname, su quel legno,
quanti corpi ormai,
quanto ancora con la pialla
lo assottiglierai?”
Maria:
“Alle piaghe, alle ferite
che sul legno fai,
falegname su quei tagli
manca il sangue, ormai,
perché spieghino da soli,
con le loro voci,
quali volti sbiancheranno
sopra le tue croci”.
Il falegname:
“Questi ceppi che han portato
perché il mio sudore
li trasformi nell’immagine
di tre dolori,
vedran lacrime di Dimaco
e di Tito al ciglio
il più grande che tu guardi
abbraccerà tuo figlio”.
La gente:
“Dalla strada alla montagna
sale il tuo den den
ogni valle di Giordania
impara il tuo fren fren;
qualche gruppo di dolore
muove il passo inquieto,
altri aspettan di far bere
a quelle seti aceto”.
San Giuseppe, nel Dies Natalis, è l’uomo dei conflitti interiori, della dedizione alla Famiglia spuria.
Qui siamo a Casa Professa. Dies Natalis è un’oratorio moderno, diversi brani sono dedicati a San Giuseppe, uomo inizalmente devastato dalla notizia della gravidanza di Maria.
Il testo è di Salvino Leone. Questo è il più rappresentativo.
FAQ
L’Altare di San Giuseppe si può visitare?
L’altare si potrà visitare
Venerdì 19 marzo 2022
dalle ore 8 alle 13 e
dalle 16 alle 20.
Tutte le operazioni verranno gestite nel rispetto della Normativa per la sicurezza Covid, con distanziamento, sanificazione, mascherine.
Distribuzione del pane benedetto
Quando sarà distribuito il pane benedetto?
Il Pane benedetto sarò distribuito a tutti gli avventori durante le seguenti Sante Messe
di Venerdì 19 marzo 2022:
– ore 8.00
– ore 10.00
– ore 12.00
– ore 18.30
FAQ
A chi si distribuiscono le offerte alimentari?
Le offerte alimentari saranno distribuite dai Frati Minimi a persone da loro seguite e assistite.
Le offerte alimentari vengono distribuite a fine giornata a un gruppo di persone bisognose, che di volta in volta vengono individuate. Per esempio il primo anno abbiamo mandato i cibi alla casa di accoglienza per ragazze madre in via Olio di Lino di AnTonietta Passalacqua – centro studi Carlo Borromeo. Il secondo anno alla Mensa dei Frati Cappuccini e così via.

Dove si trova la Chiesa di San Francesco di Paola?
NO ZTL
La Chiesa di San Francesco di Paola si trova in Piazza San Francesco di Paola, accanto a Villa Filippina.
Passaparola.
Invita i ragazzini a venire a visitare l’Altare!
È una straordinaria esperienza di scambio umano, che nemmeno il Covid ha potuto fermare!
Per informazioni
327 9362800

Conoscevi questa tradizione ?
Hai visitato il nostro Altare?
Hai letto questo articolo?
Ci piacerebbe che lasciassi un segno del tuo passaggio!
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Che dire?
Lucina ha descritto alla perfezione il tutto! L’unione di più menti, come l’aiuto di più mani, genera sempre qualcosa di unico e meraviglioso;
specialmente quando c’è voglia di fare come nel caso di questa organizzazione!
Visitare l’altare è un’esperienza memorabile; rimane impressa, anno dopo anno.
In questo periodo, poi, penso ci sia proprio la necessità di sentirsi “uniti” e di rivolgersi ancor più verso la bellezza che solo l’arte può regalare così pienamente!
Complimenti.
Grazie Aliciuzza! Hai ragione: visitare l’Altare è un’esperienza che rimane impressa. Viverne la preparazione è uno straordinario dono.
Non avevo visto mai una tradizione così. Mi ha commosso e divertito insieme. È magnifica. Quando l’incontro con l’altro è fatto col cuore diventa moltiplicazione di vita come fece Gesù coi suoi pani. Grazie 😍🙏
Bravissimi, anche da noi a Chiusa Sclafani è una tradizione radicata. Ricordo il clima che si viveva, le vicine che si aiutavano a fare il pane, le fritture, l’allestimento. Venivano coinvolte tutte le famiglie della strada, gli amici i parenti. Ci si univa al rendimento di grazie per la grazia ricevuta dalla famiglia con la delicatezza dei particolari. Da noi all’altare venivano messi i “cucciddati” che in maniera figurata dicevano a quante famiglie si sarebbero aiutate con grano, olio legumi.
Poi c’era il pranzo di San Giuseppe che era un rito.
Prima la famiglia che aveva ricevuta la grazia con i “SANTI” (che erano gli ospiti poveri del paese che avrebbero usufruito del beneficio) andavano a messa e poi insieme andavano a casa. Nel pomeriggio poi iniziava la visita agli altari, che si concludeva la sera dopo la processione quando iniziava il rito molto laico del “emu a spugliari l’artaru” prevalentemente i giovani e non solo, facevano il giro degli altari del paese mangiando a più non posso fritture dolci frutta e quanto la famiglia metteva a disposizione. Si usciva dicendo ‘VIVA VIVA SAN GIUSEPPE
Grazie Lucina mi hai fatto fare un volo di 50 anni, anni in cui in paese ci si conosceva tutti ed eravamo ‘spensierati’ un forte abbraccio 💓😘😘😘
Michela mi hai fatto rivivere quel sapore. Anche se non ho l’esperienza di paese, me l’hai fatta assaporare, come ci è riuscita con noi la mia adorata vicina Cenza. Condivisione, scambio, vicinanza, solidarietà, attenzione agli altri. Valori essenziali. Ti abbraccio.
Mariaester grazie! Le tue parole hanno sempre un potere emozionante per me. Sono contenta che abbiamo fatto breccia.
Anche nel mio paese San Giuseppe Jato, ma anche in tutta la zona limitrofa, la tradizione degli Altari o Mense di San Giuseppe è molto radicata.
I padroni di casa o per grazia ricevuta o per richiesta di Grazia allestiscono
“ I VIRGINEDDI” appunto così chiamati: tavole ricche di pane di ogni forma e ogni ben di Dio che vengono offerti poi ai poveri del paese. In queste mense però manca la carne, la spiegazione sta nel fatto che la solennità di San Giuseppe cade sempre di Quaresima, periodo questo, di morticazioni e astinenze.
Nelle nostre zone è associata agli altari anche la recita “delle parti di San Giuseppe” una sorta di drammatizzazione delle vicende legate alla sacra famiglia e alla fuga in Egitto, per salvare il piccolo Gesù da Erode.
Ritengo che queste tradizioni non abbiano solo un risvolto folcloristico, ma rappresentino una fede semplice ed in attenzione ai poveri, che forse, ai nostri giorni abbiamo bisogno di riscoprire.
Grazie a chi si adopera per tutto questo: Viva il patriarca San Giuseppe
Viva il patriarca San Giuseppe
Santa grazie per il tuo prezioso contributo!
Queste tradizioni si dovrebbero studiare a scuola e sperimentare.
Che bella esperienza ci hai racconatatto, Lucina cara.
L’energia che avete messo arriva attraverso la tua email.
Un abbraccio
Raffaella
Iniziativa molto interessante. Non la conoscevo. Chissà, poterla vivere l anno prossimo! Domani i miei auguri ai Giuseppe arriveranno accompagnati da questa tradizione. Apprezzo il tuo entusiasmo e la tua devozione. A Matera la Chiesa di San Francesco da Paola è un Santuario frequentato e il Santo molto venerato. Un forte abbraccio e grazie