Mentre la vita va avanti, il mio spirito è contrito per la perdita dello Zio Giovanni.
Giovanni Lanzara era il fratello maggiore di mio padre Pietro. Da bambina di lui mi colpiva l’altezza, 1 metro e 85, quei due centimetri in più rispetto a papà, che facevano la differenza; la profondità della voce tonante, l’assertività e la sensazione di un’Anima Immensa.
Padre di 5 figlie, le mie cugine Roberta, Gabriella, Alessandra, Giulia ed Elisa, marito della Zia Marisa, lo Zio Giovanni aveva uno spiccatissimo senso della Famiglia. Incuteva timore e rispetto reverenziale. Lui sapeva, Lui aveva le sue idee che erano quelle giuste, poco spazio c’era per ribattere.
Trasmetteva un’idea di protezione e amore a tutti i costi. Un’impressionante abbondanza di neuroni gravitavano burrascosamente senza sosta nella sua grande testa, in un caos ordinato. Pittore, ingegnere, scienziato indomito, sperimentatore, matematico, viticultore stellato, vara navi e inventa feste, professore universitario, Cavaliere della Repubblica, con lui tutto era e doveva essere grande.
Zio Giovanni Lanzara, con la Zia Dina Scuderi e il nipotino F.rancesco
I lutti sono sempre duri momenti di passaggio. Assumono un connotato di natura universale quando a dipartire è un genio Illuminista che ha segnato la Storia del Suo Tempo e di quelli a seguire.
Zio Giovanni sembrava un Gigante immortale. E di fatto lo è.
La semina delle sue idee scientifiche la viviamo invisibilmente ogni volta che entriamo in un aeroporto.
Giovanni Lanzara, l’inventore scienziato
L’Italia perde un genio.
Le principali testate giornaliste stanno ribattendo la notizia e fa impressione francamente leggere.
A Menfi, in provincia di Trapani, le cantine Lanzara al suo Baglio San Vincenzo portato avanti con la Zia Marisa al fianco.
Il brutto sogno e Galdo
Qualche mese fa ho fatto dei sogni inquietanti, c’era sangue, grida e brutture.
Ho chiamato lo Zio Giovanni per farmi raccontare fatti che potessero aiutarmi a comprendere quell’incubo.
L’argomento era GALDO, un minuscolo paesino in provincia di Salerno, sui monti Alburni. I Lanzara sono stati Podestà del paese e in Piazza del Popolo si erge una targa a imperitura memoria.
La telefonata durò quasi due ore
“Zio Giovanni ho bisogno di parlarti.” “E parliamo”. Tutto parte da quella botola. Ma c’era una botola Zio?
Scopro fatti incredibili a proposito dei suoi zii, Luisella era la domestica che dormiva nel sottotetto, la botola che viene chiusa, le elevazioni della casa, la Nonna Giuliache doveva farsi monaca, il ritorno di Zio Primo dal campo di concentramento di Aushwitz che pesava 30 chili.
Il bar Italia a Tripoli
Poi c’è la storia dello Zio Luigi che apre a Tripoli il BAR Italia con 1000 posti a sedere fronte mare. Chiamato sotto le armi, ingaggia un Procuratore per tenere l’attività. Frattanto gli inglesi lo catturano e rimane prigioniero 4 anni in India. Terminata la Guerra, cerca di rintracciare il Procuratore, ma di lui si sono perse le tracce insieme al BAR. Mi racconta mille fatti della Famiglia Mattina, Enzo, poi Carminuccio, la Pinacoteca, la storia dei Nigro.
Con fiero orgoglio prende a raccontare della Turbona Pelton e dell’arrivo dell’Energia Elettrica
Turbina Pelton
La Turbina Pelton, così racconta lo zio Giovanni:
Nonno Giovanni, detto Don Giovanni, era un proprietario terriero, possedeva tutta la Piana di Galdo. Fu l’ultimo podestà del paese. Anticlericale convinto, ironico, amava organizzare scherzi. Famosa è la storia del vaso da notte incastrato sulla testa del Parroco durante una moscacieca . Dovettero chiamare il fabbro. Nel 1976. Uomo di grande ingegno, portò per primo la prima TURBINA PELTON, la portarono i Tedeschi da Sicignano a Galdo. Era la prima turbina progettata nel 1879 da Lester Allan Pelton, in California.
I compaesani emigrati in America dicevano che Don Giovanni fosse diventato pazzo: aveva fatto arrivare tubature gigantesche per portare l’Energia Elettrica a Galdo. E ci riuscì.
Il Nonno frequentava il Liceo Classico e aveva tutti 9 e 10. Già da ragazzino manifestava lo spirito geniale. È morto quando sono nato io. Vorrei portare a Galdo la prima Turbina Pelton, chissà…
Giovanni Lanzara durante una telefonata CON LUCINA
Da sinistra Gabriella Lanzara, Elisa Lanzara, Andrea Adamo, Luigi Adamo, Giulia Lanzara, Lucina Lanzara, Massimo Sigillò Massara, Gilberto Acquaviva, Roberta Lanzara, Alessandra Lanzara, Ph. Patrizia LannaDa sinistra Marisa Lanzara, Giovanni Lanzara, Mariella Lanzara Cuomo, Vanni Cuomo, Massimo Sigillò Massara, Lucina Lanzara, Pietro Lanzara, Rachele Maltese, Elisa Lanzara Adamo, Mario Adamo . Ph. Patrizia Lanna
La vita continua
Nel mio lavoro devo affrontare grandi dolori col sorriso sulle labbra. In occasione dell’ultimo Cerchio di Suoni a San Giovanni Decollato, avevo il cuore contrito. C’era il pianista creativo Simon Albino Francis Cipolla.
In uno dei momenti di connessione profonda ciascuno ha elevato tutte le proprie preghiere e aspirazioni. Questo è il momento della dedica allo Zio Giovanni. (La qualità audio è molto bassa.
Improvvisazione per voci e pianoforte
In questo video si sbircia dentro a un cerchio di Suoni. La ripresa è fatta con un telefono, pure distante. Non è una performance. È da considerarsi come una sorta di preghiera in musica, una profonda connessione spirituale. Non è una performance, è un incontro di anime nel Suono.
È difficile pensare al futuro senza Giovanni Lanzara su questa Terra. Ha lasciato una così copiosa semina che le sue idee prenderanno ancora e ancora il volo. Nella numerosissima Famiglia continuerà a splendere.
I Funerali di Giovanni Lanzara
I Funerali dello zio Giovanni saranno Sabato 13 Maggio alle ore 11.30, Chiesa Ancelle del Sacro Cuore, Via Marchese Ugo, a Palermo.
Avevi già sentito a parlare del treno a lievitazione magnetica a 600 km/h?
Ieri pomeriggio ho assistito a una specie di miracolo.
Qui puoi sentire un assaggio della potenza sonora di questa neonata formazione, il coro Cantamondo alla sua prima uscita pubblica.
Sono bambini raccolti da 3 diverse aree di Roma, diverse logisticamente, decine e decine di chilometri. Diversissime culturalmente eppure in un pomeriggio si sono fatte una sola voce.
È il guizzo visionario di Oscar Pizzo (già Direttore Artistico del Teatro Massimo di Palermo) che partorisce l’idea di un coro interetnico di bambini raccolti da quartieri diametralmente dislocati.
All’insegna dell’inclusività, i direttori Massimo Sigillò Massara e Francesca Rini a ottobre iniziano un percorso , curano da zero la preparazione musicale e vocale di questi piccolini, ma soprattutto la capacità di stare insieme, ascoltarsi e riconoscersi.
Non solo etnie e abitudini diverse, ma storie, possibilità psicofisiche e sociali.
Con la forza di una passione che evidentemente li contraddistingue, ieri pomeriggio ci hanno presentato, nella bellissima location del Teatro di Tor bella Monaca, il lavoro portato avanti in questi mesi: una restituzione che si è trasformata in una festa.
Potete sentire il loro canto poderoso?
Potete sentire l’entusiasmo dei bambini?
E la risposta del pubblico?
Ecco, questi sono gli eventi che meriterebbero le prime pagine, perché , semplicemente, il mondo è bello perché è vario, il mondo è fatto di diversità da accoppiare rispettosamente, generando una girandola di bellezza, come quella a cui abbiamo assistito ieri pomeriggio.
I bambini del Cantamondo cantano Bella Ciao
Siamo alla fine del concerto. A squarciagola cantano e come cantano, con tutta l’anima, con tutto il corpo, con tutte le forze!
“E questo è il fiore del partigiano morto per la libertà”.
Qui trovi una testimonianza di questa energia: un video amatoriale tratto dal concerto di restituzione alla prima uscita del coro Cantamondo a Tor Bella Monaca, Roma.
Ecco i bambini del Coro Cantamondo diretti da Massimo Sigillo Massara e Francesca Rini, da un’idea del geniale visionario Oscar Pizzo.
Che cos’è il Cantamondo
Il Cantamondo è un progetto voluto da Oscar Pizzo, in collaborazione con Fondazione Musica per Roma e Teatro dell’Opera di Roma
Le sedi di prova
I Municipio – Scuola Esquilino II Municipio – Auditorium Parco della Musica di Roma VI Municipio – Teatro di Tor Bella Monaca
I direttori del Cantamondo
Massimo Sigillò Massara
compositore, produttore teatrale ed esecutivo, docente di consapevolezza vocale, scat per gruppi vocali, direttore di coro e produttore discografico; professore, tiene corsi e masterclass di preparazione vocale, musicale e concertazione vocale, fondatore e leader del gruppo vocale i SeiOttavi. Laureato in Architettura e Didattica della Musica. Alcune delle collaborazioni più significative, come compositore e direttore dei cori sono:
Teatro di Roma “Amleto” di W. Shakespeare e “La Metamorfosi” di Ka”a
Teatro San Carlo di Napoli, messa in scena dei “Sette Peccati Capitalisti” tra i Sassi della città di Matera in diretta su Rai Uno.
Teatro Massimo di Palermo “Streghe di Venezia” di P. Glass;
INDA (Istituto Nazionale di Arte Drammatica Siracusa) “Le Rane” di Aristofane;
Fondazione Teatro Biondo di Palermo:
Accademia di Arte Drammatica Silvio D’Amico “Edipo Tiranno” – Roma; Come produzione esecutiva collabora:
Teatro Massimo di Palermo dal 2015 al 2018,
Festival dei Due Mondi a Spoleto 2018
Tetro India a Roma; Come discografico ha prodotto diversi lavori, alcuni dei quali pubblicati da RaiTrade edizioni e Casa Musicale Sonzogno. Presidente e fondatore di Nota Preziosa – produzioni e management, società con cui ha prodotto tutti i lavori citati, una decina di lavori discografici ed il video-clip dei SeiOttavi “Vuccirìa”, vincitore di 11 festival internazionali
Francesca Rini
Intraprende, giovanissima, lo studio del pianoforte e, successivamente, quello del canto. Consegue la maturità classica e si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza presso l’Università “La Sapienza” di Roma, interrompendo gli studi per dedicarsi completamente allo studio del canto. Si diploma brillantemente presso il “Conservatorio di musica S. Cecilia” sotto la guida della maestra Elvira Spica. Si perfeziona, successivamente, con i soprani Mariella Devia, Gabriella Tucci e con il basso Danilo Rigosa. A partire da marzo 2013, partecipa agli stages di alto perfezionamento tenuti dal Soprano Fiorenza Cedolins, presso l’associazione LuganoLirica. Fra le esperienze professionali spiccano diverse collaborazioni con le associazioni: OperaInCanto di Terni nell’allestimento de “L’innocenza giustificata” di C.W. Gluck, “L’arlecchinata” di A. Salieri, la “Rappresentazione di Anima et di Corpo” di E. dè Cavalieri,“Il combattimento di Tancredi e Clorinda” nel ruolo della protagonista, al Teatro Lirico Sperimentale “G. Belli” di Spoleto nell’allestimento de “La Traviata” di G. Verdi con il quale ha e#ettuato una tourneé in Giappone e con l’Orchestra del Conservatorio del Conservatorio di “S. Cecilia” di Roma ha interpretato i ruoli di Clorinda ne “La Cenerentola” di G. Rossini, Jenny in “Das kleine Mahagonny” di K. Weill, Maria nella “Maria de Buenos Aires” di A. Piazzolla. Nel film per la TV “Callas-Onassis” di G Capitani ha prestato la voce alla Musetta de “La Bohéme” di G. Puccini. Ha partecipato allo spettacolo “La voce nel silenzio” di Igor Geat, adattamento teatrale de “La Bohéme”di Giacomo Puccini, nel ruolo di Mimi, presso il “Teatro dei Leggieri” di San Gimignano. Svolge intensa attività concertistica, dal 2017 collabora con l’Accademia musicale romana in qualità di docente di canto lirico ed interpretazione. Dal 2017 al 2019 ha collaborato con la scuola steineriana l’ ‘Arco d’oro’ in qualità di collaboratrice esterna, esperta in tecnica vocale. Dal 2019 collabora con l’Associazione Europa InCanto, in qualità di operatrice musicale, perfezionando il lavoro corale dei bambini, finalizzato alla realizzazione delle opere in cartellone.
La prima esibizione pubblica del Cantamondo
Racconteremo tutto questo durante l’esibizione, facendo intuire, attraverso la musica e il racconto, quanto sia bello, efficace e impegnativo costruire insieme un sistema nuovo, che accolga in sé linguaggi e culture profondamente diversi con un unico obiettivo condiviso. Massimo Sigillò Massara con Francesca Rini”
Questa prima esibizione del coro multiculturale Il Cantamondo vuole essere un racconto in musica del percorso iniziato a ottobre scorso. Imparare a stare insieme, a muoversi insieme e soprattutto imparare a divertirsi giocando con il canto sentendosi veramente tutti ugualmente importanti per la costruzione di un’unica voce, attraverso tutti gli elementi che caratterizzano il canto corale, anche la teoria musicale.
Pioveva a dirotto stamane. Nooo! Proprio oggi che c’è la festa della Pace?
Ci rifugiamo in Palestra. Quanti bambini!
Bimbi della Scuola Garzilli a Palermo diretti da Lucina Lanzara per la Festa della Pace
Fate Sileeeeenzio! si alzava ogni tanto una voce.
Sai invece come ho assicurato qualche istante di riposo alle nostre orecchie?
Sussurrando.
Parlando pianissimo.
Respirando.
Si, semplicemente invitandoli a respirare profondamente, chiudere gli occhi e respirare, lasciando andare e in un istante c’è stata la … Pace.
Poesie, canzoni, cartelloni, disegni, le Maestre che sono la forza del mondo. We shall overcome e poi I have a dream magistralmente interpretata da un bimbo della 5°, il senso di un futuro possibile.
Festa della Pace 2023 al Garzilli
Il piccolo grande Francesco interpreta Martin Luther King
In questo clima di raccoglimento è il momento altissimo del piccolo grande Francesco Crescimanno che interpreta il famosissimo discorso, sempre attuale, poetico e struggente, di Martin Luther King.
Sono rimasta impressionata dalla capacità di centratura di questo bimbo, dall’intenzione, forse il regalo più bello di questa giornata, incredibilmente valida sotto il profilo dei contenuti.
Proprio sulla potenza del Respiro lavoreremo durante il laboratorio Respiro&Canto che inizierà il 18 aprile per 7 martedì dalle 14.30 alle 15.30 su ZOOM. Contattami.
Gratuità, canto e tempo
In questa foto mi vedi il cantautore Maurizio D’Amico accompagnato dal soprano Alessandra Lo Cascio. Facciamo parte della Consulta della Pace del Comune di Palermo.
Entrambi sono miei allievi, di cui vado molto molto fiera e orgogliosa.
Si sono fatti in 4 per recuperare attrezzature, microfoni, mixer e fare in modo che la festa avesse il giusto suono.
Con la prof. Licia Caruselli e Toni Cirafici al basso si sono levate We shall Overcome, Blowing in the wind, thrue colors.
Anche il Giornale di Sicilia parla della festa della Pace
La festa si chiude con un mega coro finalmente con gli strumentini che avevamo distribuito. Non si fermavano più! Felici e soddisfatti, torniamo a casa con una chance in più.
Noi facciamo ascoltare la voce dei nostri piccoli come una preghiera perché si possa arrivare al cessate al fuoco e alla fine della guerra. Un incendio non si spegne con il fuoco ma con l’acqua. La pace non si fonda sulle armi»
Francesco Lo Cascio, portavoce della Consulta della Pace di Palermo
Le prossime domeniche ci incontriamo al Parco del Sole. Hai voglia di cantare, suonare e soprattutto liberare le tue energie?! Sei nel posto giusto. Ti aspetto!
Immagina persone disposte in Cerchio con strumenti musicali, opportunamente guidate, che si ritrovano a fare musica insieme, a suonare e cantare, a ridere insieme spensieratamente.
Nei Cerchi di Suoni ci riconnettiamo profondamente alla nostra umanità e alle persone che condividono il Cerchio, attraverso il Respiro, il Canto, il Ritmo.
Un momento del Cerchio di Suoni di Lucina Lanzara, con la partecipazione straordinaria del pianista creativo Simon Albino Francis Cipolla
Con la partecipazione straordinaria del pinaista creativo Simon Albino Francis Cipolla
VOGLIO CANTARE
Molte persone mi chiedono LEZIONI DI CANTO.
Il Cerchio di Suoni è per me il luogo privilegiato per ritrovare la propria voce. Guido un’attività che solo provandola se ne comprende l’efficacia.
Suoneremo strumenti a percussione.
Canteremo.
Respireremo.
Se avessi un TAMBURO O ALTRO, portalo. Sperimenteremo la forza trascinante del ritmo, quella parte inscindibile della musica, insieme alla Melodia.
COSA ASPETTARSI
Ci incontriamo le tre domeniche di Febbraio, 12, 19 e 26 dalle 18 alle 20. Suggerisco di partecipare a tutti e tre gli eventi. Puoi partecipare anche solo un giorno.
QUANTO COSTA?
Questa attività sostiene il Parco del Sole, OnLus, che si occupa dei Bambini dell’Albergheria. Da molti anni contribuisco coi laboratori di musica per i bimbi. Serve anche foraggio per pacchi spesa, acquisto libri, pagamento bollette.
Contributo suggerito per volta €20. Abbonamento €50 per tutti e 3 i giorni. Se non avessi possibilità di contribuire, vieni lo stesso. Darai quello che puoi 🙏🏻
Metti in orizzontale telefono o tablet per guardare il video
“il canto delle donne
per Majiad e per l’Iran”
Questo è il video girato a Palermo: Il canto delle donne per Majad e per l’Iran.
Condividi per sostenere #iranprotest2022
Ci siamo incontrate alle 17 in Via Magliocco a Palermo, il 5 Gennaio 2023, nell’ambito del Presidio Donne per la Pace.
Abbiamo cantato, abbiamo danzato, abbiano suonato tamburi e percussioni per cantare canti gioiosi: ci siamo unite all’appello di Majad, lanciato pochi istanti prima di essere barbaramente impiccato.
Qualcuno ha portato il suo tamburo sciamanico o tamburello siciliano. Ci guardiamo, complici.
Il video è stato realizzato su iniziativa delle Rose Bianche, come segno di sostegno alla protesta iraniana.
Le riprese girate da Alessandro Vancardo.
Ero arrivata un’ora prima per allestire il Cerchio di Suoni. C’era aria di festa, gli ultimi giorni del mercatino di Natale. Vedo marranzani di qualsiasi forgia e tonalità.
L’artigiano si chiama Carmelo Giuè. Lo invito a partecipare al nostro video. Sceglie la tonalità adatta al mio tamburo sciamanico. Canto. Suoniamo. Inizio a elaborare nella mia mente cosa farò di quei suoni.
Accanto Federica Aluzzo riprovava la coreografia con le ragazze della Danza del Diamante.
Presidio Donne per la Pace
Il Presidio si riunisce, senza soluzione di continuità, tutti i giovedì, da aprile 2022, per chiedere il cessate il fuoco.
Cantiamo canti gioiosi è il titolo del Cerchio di Suoni che Lucina Lanzara terrà il 5 gennaio per sostenere la protesta in Iran, in particolare per dare voce al ragazzo di 23 anni impiccato. Verrà registrato un video a cura di Alessandro Vancardo
Qualche giorno fa mi telefona Stefania Macaluso delle Rose Bianche. Facciamo parte dell’Aggregazione Donne e Chiesa È toccata dell’ennesima mostruosa notizia.
Mi chiede come farci presenti con le sorelle e i fratelli iraniani in preda alla follia del regime.
Lascio che la notte porti consiglio e visualizzo un grande Cerchio di Suoni, in cui ciascuno canta la propria festa della vita, l’abnegazione al regime iraniano, l’affermazione dei diritti fondamentali della persona umana.
Che cos’è un Cerchio di Suoni?
Un Cerchio di Suoni è un evento in cui, persone disposte in cerchio, cantano e suonano, guidate da un facilitatore. Non occorre saper suonare né cantare. Basta esserci con tutto il cuore, sposare la causa, sostenere l’iniziativa.
Palermo, 5 Gennaio ore 17-19
Via Gen. Magliocco
Presidio Donne per la Pace
Cantiamo canti gioiosi le ultime parole del giovane iraniano impiccato.
Terremo un CERCHIO DI SUONI aperto a tutti.
Ancora non so quello che canteremo.
Non so quello che suoneremo.
La Musica si farà insieme, raccogliendo gli Animi.
Sarò il facilitatore di questo evento socio-musicale.
La Musica è un linguaggio universale che va oltre tutto.
#iraniaprotest
Dove e quando ci incontreremo
Ci incontreremo a Palermo, alle 17 in Via Gen. Magliocco angolo Via Ruggero Settimo. nell’ambito degli appuntamenti del Giovedì del Presidio Donne per la Pace.
Di chi è stata l’idea di realizzare un video
L’iniziativa di realizzare un video di protesta per sostenere #iranprotest nasce da Stefania Macaluso delle Rose Bianche e dell’Aggregazione Donne e Chiesa della Diocesi di Palermo.
L’evento si terrà nell’ambito del Presidio Donne per la Pace.
Il Presidio Donne per la Pace
Il Presidio Donne per la Pace si riunisce senza soluzione di continuità tutti i giovedì dalle 17 alle 19 da aprile 2022 per chiedere la Pace.
Sosterremo l’appello che Majid Reza Rahnavard, 23 anni, ha lanciato con le sue ultime parole: cantate canti gioiosi.
Cantate canti gioiosi
Majid Reza Rahnavard pochi istanti prima di essere barbaramente impIccato
Cantare canti gioiosi, fare memoria, accendere consapevolezza è un modo per sostenere la protesta in Iran.
Un video da diffondere per sostenere la protesta #iranprotest
Per dare voce alla nostra protesta realizzeremo un video da diffondere. Le riprese verranno effettuate nell’ambito del Cerchio di Suoni di giovedì 5 Gennaio tra le 17 e le 19.
Le riprese saranno curate da Alessandro Vancardo.
Cosa portare
Porta innanzitutto la tua voce e il tuo cuore, il tuo tamburo sciamanico, shaker, maracas o strumento musicale.
TamburelloMaracasTamburi
Cantiamo canti gioiosi – cerchio di suoni per il giovane iraniano impiccato #iranprotest
Diamo ampia diffusione
La partecipazione sensibilizza l’opinione pubblica.
Partecipa con una donazione
Per realizzare il video sarà necessario raccogliere dei fondi. La donazione in denaro è un modo per sostenere il nostro impegno in modo diverso.
Il video sarà inviato agli amici, parenti e vicini di Majid Reza Rahnavard, alle associazioni no profit che sostengono la rivolta in Iran. #iranprotest . Il video farà il giro del mondo attraverso i nostri amici e conoscenti, lo invieremo in Iran e in tutto il mondo. Faremo sentire la nostra voce.
Dovremo pagare le riprese, il montaggio, l’editing del video, l’analisi dell’audio da cui estrapolare il nostro canto gioioso. Ci sarà un lavoro di pre e post produzione.
I donatori saranno citati nei titoli di coda, ammesso che non chiedano espressamente di non essere citati.
Donazioni libere per realizzare il video
Ti saremmo grate se avrai modo di fare una donazione secondo la tua possibilità.
La donazione è impostata su €10,00. Potrai moltiplicarla per quante volte preferirai.
Qui sotto vedi il form. Si può contribuire con Carta di Credito, Paypal, bonifico..
Se ti fosse possibile, fai un’offerta libera a sostegno delle spese di produzione del video.
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