Avevamo ancora troppo bisogno del tuo genio e del tuo amore.
Ciao Lelio Giannetto
Inarrestabile
Inestimabile
Infaticabile
Insolente
Invincibile
Irriverente
Ironico
Istrionico
Indaco
Iovanile
Iubilante
Illeggittimo
Iridescente
Indecente
Indefesso
Inarrendevole
Instancabile
Intenso
Intraprendente
Insospettabile
Incorreggibile
Irregolare
Inimitabile
Indimenticabile (Marianna Molino)
Importante
Immenso (Vivi Lanzara)
Immortale
Lelio Giannetto
La vocale i è il suono dell’affermazione del sé.
17 dicembre 2020
– Luci, ma Lelio sta male?
– Non lo so, Massimo. Che sta succedendo?
– Kristian mi ha detto di aver letto un appello su Facebook. Sembra una cosa molto seria.
Mi catapulto alla ricerca di informazioni. Lelio! Che sta succedendo? Trovo solo un post laconico sulla home di Giuseppe Guarella, componente del trio Archibugi String Ensamble: “Oggi alle 20:00 tanti amici musicisti, ognuno da casa propria, ri/suonerà una nota (15 min) a sostegno di Lelio.. Se vuoi, suona con noi..”
Chiamo immediatamente Benedetto. Conferma. Lelio è ricoverato per Covid da fine Novembre. Non ci posso credere. Una cascata di lacrime mi parte dal cuore ed esonda dagli occhi. Non posso crederci. Mi do aiuto. Ore 20.00.
Vado a suonare la mia nota.
Prego. Medito. Mi connetto. Alla fine sono sollevata. Fiduciosa. La NOTA amata da Lelio è il SOL. Siamo in tantissimi a cantare LA nota per Lelio. In tutto il mondo, una Comunità di Musicisti straordinariamente grande e straordnariamente CONSAPEVOLE.
Il canto di Lelio
Il canto di Lelio era dotato di coraggio, l’aggio del cuore, la forza del cuore. Mentre suonava, spessissimo cantava, qualche volta gridava. La sua voce mi arrivava femminile. Il suo canto era limpidissimo, dichiarato, vibrava libero, pulitissimo, puro, dolce, tenero, forte, coraggioso e autentico. Quanto amavo il tuo cantare Lelio?
Era il suono della tua anima.
L’intervista a Lelio Giannetto
Per chi non conoscesse la STRAORDINARIA CREATURA che è stato Lelio, la rete offre un’infinità di video.
C’è un’intervista di Tiziana Martorana per Buongiorno Regione Rai 3 che lo sintetizza a perfezione.
Favignana
Amatissimo dai ragazzini, qui un esempio. La diretta a Favignana con la direzione di Benedetto Basile
18 Dicembre 2020
ore 20.00. Vado a cantare la mia nota. Sono agitata. Mi sento meno serena di ieri. Canto. Prego. Medito. Mi connetto. Forza Lelio. Ti amiamo Lelio.
La notte porta trasformazioni.
21 dicembre 2020, Solstizio d’inverno
Un silenzio tombale domina la zona antistanza la camera morturia dell’Ospedale Cervello.
Siamo 50 o 60 almeno.
Attoniti.
Ammutoliti.
Le spoglie mortali di Lelio si preparano a partire per la Calabria.
Il mio cuore è stretto stretto.
Mi consolo meditando e accompagnando l’anima di Lelio nel grande Viaggio.
Ho portato con me un diapson a 136.1 hz/fs. Favorisce la connessione con il centro della Terra. Scioglie le paure, conduce alla fiducia in se stessi, ci riallinea con l’energia universale, con l’amore che viene dal profondo del cuore e con la legge universale dell’amore. Adatta per ogni tipo di meditazione (senza distinzione di religione o disciplina) porta alla leggerezza, alla gratitudine ed all’illuminazione. Il collegamento con il chakra del cuore conduce alla rivelazione che l’amore è il massimo raggiungimento a cui possiamo aspirare.
Penso a chi frequentava stretto stretto Lelio. Come potrà affrontare il baratro del suo silenzio?
Come elaborerà una nuova Presenza?
Il mio cuore è stretto stretto, ma non possiamo stringerci.
Penso all’eternamente adorata Valeria, ai figli Gabriele e Luca amatissimi, ad Alessandro Librio e Giuseppe Guarella fratelli per scelta del Archibugi String Trio, ai musicisti della SIO in particolare ai flauti Benedetto Basile ed Eva Geraci, Tiziana Maionica voce lirica, Marcello Cinà sassofono soprano, Dario Compagna clarinetto, Beppe Viola strumenti ad ancia, flauti etnici, Mezz Gacano chitarra elettrica, Giuseppe Greco chitarra, Gandolfo Pagano chitarra preparata, Enrico Sorbello violoncello, Alessandro Librio violino, Alessandra Pipitone pianoforte. Penso a Gianni Gebbia, a Francesco Cusa, a Matilde Politi.Penso ad Alessandro Valenza. Penso a noi che restiamo più tristi e più poveri.
Il lutto cittadino per Lelio Giannetto
Parte una catena di email al Comune di Palermo per richiedere al Sindaco il Lutto Cittadino in onore di Lelio. Mi pare il minimo, dopo una vita di dedizione ricerca, attivazione di masse e di coscenze. A cosa servirà? Perchè doverlo richiedere? Arriva. Mi consola un pochino.
Caro Lelio,
per una volta non abbiamo dovuto aspettare. Oggi, mentre gli artisti sono ancora più invisibili, quando l’arte non è nemmeno relegata, perchè se lo fosse, significherebbe che un’azione è compiuta verso di Essa. Verso di Noi. Attendere, aspettare, pazientare, esercitare resilienza.
5 anni fa
La Sinfonia per grandi Navi
Luglio 2015, Palermo. Ci incontriamo sulla via del porto. Camminavamo solerti verso il Porto per ascoltare “Sirene per mare- Sinfonia per grandi navi” del Teatro Massimo, festeggiamenti a Santa Rosalia.
Stringevi in mano il progetto presentato 7 anni prima alla Regione, in attesa di approvazione. Stesso identico format, stessa identica idea. Non ti davi pace, ma ti sentivo pacifico.
Una sede per Curva Minore
Hai fondato Curva Minore nel 1997. Quanto hai chiesto una sede per la Musica Contemporanea?
Luca, tuo figlio, mi ha scritto che a breve te ne avrebbero assegnata una ai Cantieri Culturali alla Zisa. Le battaglie quotidiane era un leitmotiv, ma tu non ti arrendevi.
Lucinaaaaaa
Correva il 2008.
ore 20.30 appuntamento a casa tua per le prove dello spettacolo su De Andrè al Nuovo Montevergini. Io ero in grande tensione perchè Massimo era ancora in gara a X-Factor. Mandreucci venne a darmi una mano per sostituirlo, insieme a Tony Landolina. Anche Aida Satta Flores c’era e Benedetto Basile e Tony Landolina e Michele Piccione alle percussioni.
Avevamo due prove in tutto.
Citofoniamo.
Niente.
Ricitofoniamo. Niente di niente.
Vuoto pneumatico.
Ti telefoniamo.
Telefono staccato.
Aspettiamo.
Riformulo il numero ininterrottamente, non posso sciogliere la prova.
La mia tensione si va trasformando in nevrastenia.
Dopo mezz’ora circa:
– Pronto?
– Lelio?
– Lucinaaaaaaaaaaa!!! (tutto contento).
– Lelio, cosa fai? Siamo in 10 fuori dalla porta di casa tua ad aspettarti per le prove.
– Ahahahah! Sono al cinema con mia moglie e mio figlio. Me ne ero completamente DIMENTICATO! Ahahaah!
Incredula, SGOMENTA, cerco un contegno. Il cervello mi fuma.
Coi “tuoi tempi” ci raggiungi alle prove, munito di un devastante sivo. Le armonie posate di De Andrè non hanno tregua e spiccano il volo in assoli LedZeppeliniani. Sono nevrastenica. Rido. Piango. Rido. Rido!
L’ELio
Ciao Lelio, anzi L’ELio, come ti chiamavo, perchè tu ci facevi volare. Adesso voli tu, leggero più che mai. libero più che mai.
Ciao Lelio, avevamo ancora tanto bisogno del tuo genio, ma soprattutto del tuo amore.
Ciao L’Elio, grazie grazie grazie.
Buongiorno…. Non conoscevo personalmente Lelio Giannetto, mi è bastato leggere il tuo testo…. Mi hai portata nel suo mondo… Mi hai fatto vivere le vostre emozioni…. Mi hai fatto vivere come la musica può trasformare una persona….. Buon viaggio Lelio adesso suonerai insieme a tutti gli angeli del paradiso! ❤️
Grazie per queste righe su Lelio, appassionato uomo, istrionico, inarrestabile e instancabile. Mio compagno di conservatorio negli anni novanta. Ore appassionate a studiare il passato….grande uomo indimenticabile. Grazie per il tuo ricordo.
Grazie per aver trasmesso qualcosa dellessenza di questa creatura a anche a chi non lo conosceva.
Lelio.
Lucina.
L la mia lettera preferita, quella del nome che ho scelto per mio figlio, Leo.
Volevo dire e dirvi GRAZIE.
L’arte è vita e Lelio sarà sempre VIVO.
Con noi, in noi e nel mondo, sempre.
Esmeralda
Ricordo le mie prove con Lelio per lo spettacolo “MARI MOLTO MOSSI”che andò in scena al MUSEO DEL MARE…eravamo a casa sua, stavolta si era fatto trovare, accogliendoci con la sua allegria intramontabile…Ci siamo scatenati in una serie di improvvisazioni che poi sono divenute parte integrante dello spettacolo…Lui mi invitava a nozze chiedendomi di arrangiare estemporaneamente in chiave swing e ragtime brani che avevano inizialmente altro sapore…il divertimento era alle stelle, sebbene si provasse senza sosta…e alla fine di un brano il cui ritmo cresceva sul finale, Lelio si buttò per terra portandosi dietro il contrabbasso, tra le risate di tutti..Io gli dissi “TI AMO”…E LUI MI RISPOSE “VI AMO”…come spesso faceva…
La sua gioia di vivere ed il suo volerci essere SEMPRE e AL MEGLIO erano contagiose….
Porto dentro di me il suo sorriso…
Mi associo al cordoglio per un grande artista palermitano e mi congratulo con Lucina per l’emozionante e sincero ricordo.
Non conoscevo questo artista e a quello che scrivi era anche una bella persona. Dio lo accolga in paradiso perchè se lo merita.
L’ho conosciuto anni fa in uno degli spazi culturali di Palermo recuperati – anzi in quel momento recuperandi – ”dal basso”. Era il giorno in cui comprai tre volumi di David Foster Wallace e forse proprio lo stesso in cui vidi per la prima volta uno strumento chiamato Hand Pan – che mi fu raccontato deliziosamente da chi lo possedeva. Lelio Giannetto mi fu presentato e scambiai con lui poche parole dicendogli che lo conoscevo di fama e lo avevo sentito suonare ai Cantieri. L’energia di cui leggo adesso trasudava dalla sua conversazione e mi lasciò perplessa perché, alla fine, era la prima volta che mi vedeva, eppure si comportava come se mi conoscesse da secoli. Lo sapevo animatore culturale vulcanico e lo consideravo eclettico nel senso più alto del termine. Appena ho letto la notizia mi sono detta ”Cosa? Se n’è ”andato”? Così giovane? Ma come???” – quest’ultima domanda posta nell’assoluta incoscienza che deriva dalla rimozione, ogni volta che mi è possibile, dell’idea di questo virus maledetto che ci porta via tutto. Le armonie celesti saranno di sicuro moltiplicate, adesso.