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“Come hai affrontato la dispnea da COVID-19?”

“Cosa hai fatto? Hai fatto esercizi di respirazione? E quali? Come?”

Sono una maestra di canto ed emozioni e lavoro ogni giorno col respiro. Ecco perché molte persone mi hanno chiesto come abbia affrontato materialmente, praticamente la dispnea. Condivido la mia esperienza diretta, senza alcuna pretesa scientifica

VIl 2 Ottobre sono risultata positiva al tampone rino-faringeo. Ho trascorso 24 giorni in Quarantena. Sono una Long Covid. Ora sto bene. Cerco di testimoniare quello che mi è successo e come l’ho affrontato.  È semplicemente la mia esperienza, l’esperienza di una persona che pratica regolarmente esercizi di respirazione e che li insegna. Insegno la respirazione come insegnante di canto ed emozioni, mi sono data aiuto come potevo.

Ho praticato gli esercizi che spiego nel Videocorso Respiro Vitale.

Il respiro per me è Casa.

Dialogo con confidenzialità col mio respirare.
Vivo i polmoni e tutta la respirazione come una compagna di viaggio, la testo, la provo, la sfido, l’affronto tutti i giorni.  Sono grata al mio Respiro. Conto i miei respiri. Riposo nel mio respiro.

Respirare mi consente di cantare.

Il mio respiro è la culla del mio canto.

Sul mio fiato la mia voce viaggia e si abbandona alle ali del vento.

Il vocalizzo della Luce

Qui siamo alla Piramide 38° Parallelo. Rito della Luce 2019. 
Il nostro canto è libero, si poggia sul fiato e prende le ali.

Ho avuto i tipici sintomi influenzali.
Gli episodi di dispnea sono stati il campanello d’allarme, che mi ha portata ad andare a fare il tampone rino-faringeo, per sapere se fossi positiva al COVID-19.

 

Come si è manifestata la dispnea?

Come si è manifestata la dispnea?
Mi sono svegliata di soprassalto di notte diverse volte con la sensazione di non riuscire a respirare.

Provavo a compiere l’atto respiratorio, ma i polmoni era come se non si dilatassero.
Era come se dormissero, annoiati, come se avessero deciso di farsi i fatti loro, ignorando i miei impulsi. 

Davo comandi, ma non rispondevano. 
Li contavo. Andavano aumentando, di notte in notte. Dopo un picco preoccupante, sono diminuiti via via.

Ho avuto la sensazione di incamerare aria, ma nonostante lo facessi, quest’aria non mi soddisfaceva.

Mi sono forzata a incamerare quanta più aria possibile.

Ho mantenuto la calma.

In che modo si coniugano dispnea e canto?

Il fuoco centrale per entrambi è la respirazione. Una corretta respirazione è la base per un canto sano.
La consapevolezza di una corretta respirazione può aiutare a capire come gestire una dispnea o quali siano i limiti per affrontarla. 

Clicca sul pulsante blu e ottieni il videocorso sulla respirazione

Il Saturimetro

Il primo suggerimento che darei a chi viene dichiarato POSITIVO AL COVID-19 sintomatico è di procurarsi un saturimetro.

Il saturimetro viene anche detto pulsiossimetro oppure ossimetro.
Il saturimetro è uno strumento che consente di misurare e monitorare il grado di saturazione di ossigeno e contemporaneamente la frequenza cardiaca del paziente.

Il saturimetro ti fornisce un valore, un dato oggettivo.
Puoi riferirlo l’esito al tuo medico. Ti fornisce un valore numerico. È una certezza in un mondo di incertezze.
Ti aiuta a capire quanto e se ti devi preoccupare.

Sei positivo al COVID19?

Sei in Quarantena a casa?

Suggerisco a tutti coloro che siano positivi di avere a portata di mano un saturimetro, perché è una grande fonte di informazioni oggettive, fornisce dati, può aiutare ad affrontare con più serenità gli episodi.

Un circolo vizioso

Ansia e problemi respiratori vanno a braccetto.
È un circolo vizioso: ti manca il respiro, vai in ansia, ti manca l’aria, ti manca l’aria, vai in panico, ti manca l’aria.

Coltiva la tua pace interiore

Il COVID-19 ti raggiunge quando non lo aspetti, come tutte le cose della vita.
L’unico modo per affrontarlo senza lasciarsi prendere dal panico è coltivare quotidianamente la propria pace interiore.

Il video che ti mostro ha la durata di 1 minuto.

Riprendo gli alberi secolari, simbolo di sicurezza eterna, a Piazza Marina, a Palermo, Villa Garibaldi.
Puoi sentire il rumore dell’acqua della fontana?

Senti il cinguettio degli uccelli?

Il vento fra le fronde degli alberi?

Quanta pace ti da questa immagine’?

Sono stata in questo giardino poco dopo la mia “liberazione” dalla quarantena. Ero letteralmete incantata. Il senso di pace era così forte che quasi mi struggeva. Mi dicevo: come potevo aver dimenticato tutta questa bellezza?

 

Il parere di un medico

Mi è stato di grande aiuto il gruppo Facebook Covid 19 gruppo pazienti Italia, un luogo aperto solo ai positivi e a medici.

Qui potevo confrontarmi e chiedere chiarimenti.

Il gruppo Facebook è stato fondato dalla dottoressa Rita Daniela Morosco. Le ho posto qualche domanda.

Monitorare la saturazione con un pulsossimetro (o saturimetro che dir si voglia) è fondamentale.

Andrebbe fatto almeno due volte al giorno. La sola cosa che potrebbe ottimizzare la performance respiratoria è: l’uso di uno steroide (Prednisolone o Metilprednisolone) che potenziano gli scambi gassosi a livello della membrana alveolo-capillare; poi eventualmente l’uso di un inspirometro incentivante, che “allena’ soprattutto i muscoli inspiratori (infatti spesso la dispnea da Covid19 viene riferita come difficoltà nel compiere un respiro profondo, il che configura più spesso una dispnea inspiratoria che espiratoria (difficoltà a ‘svuotare’ i polmoni), che è più caratteristica dell’asma.

Allenandosi a trattenere il fiato in inspirazione, si può rendere la gabbia toracica più ‘elastica’.

Poi ci sono casi in cui la dispnea è riconducibile a fenomeni microembolici, per cui la difficoltà respiratoria si giova dell”introduzione in terapia dell’eparina

Rita Daniela Marasco, chirugo toracico, fondatrice del Gruppo Facebook COVID 19 GRUPPO PAZIENTI ITALIA

Vieni colto da un attacco di dispnea. Come lo affronti?

1) Se la saturazione dell’ossigeno è minore di 94, contatta immediatamente il 118 o recati al pronto soccorso.

2) Cerca di mantenere la calma e la mente lucida. Lascia il panico fuori dalla porta, non consentirgli spazio. La tua mente e la tua serenità saranno il migliore alleato contro il COVID-19.

3) Siediti, sollevati.

4) Esegui una serie di esercizi di respirazione per aiutare meccanicamente i polmoni ad aprirsi.

Cosa ho fatto io in pratica durante la crisi dispnoica?

Di seguito ti mostro quello che ho fatto io nel momento di crisi respiratoria.

1) Ho cercato una posizione che mi aiutasse a respirare, sicuramente seduta o sollevata.

2) Ho praticato l’esercizio “sono un palloncino”, che ti spiego di seguito.

3) Quando ho potuto, sono andata letteralmente a prendere aria alla finestra.

SEI UN PALLONCINO
Fidati della tua capacità di immaginazione e otterrai risultati incredibili!

Inspira profondamente e immagina di far arrivare l’aria alla punta dei tuoi piedi. Immagina di riempire tutto il tuo corpo di aria. Sentiti come un palloncino da gonfiare. Tu sei un palloncino da gonfiare.

Inspira profondamente e cerca di espandere del tutto i tuoi polmoni, facendo arrivare l’aria come a riempire tutto il tuo ventre.

Abbi la sensazione di espanderti.
La fame d’aria potrebbe rimanere, quella sensazione che l’aria che entra non stia soddisfacendo la tua esigenza di ossigenazione. Esegui ugualmente questi esercizi meccanici. Forza la tua respirazione.
Inspira tranquillamente e cerca di far arrovare l’aria alla punta dei tuoi piedi, abbi la sensazione di riempirti come fossi un palloncino da gonfiare. Gonfiati come un palloncino.
POI SVUOTA TENENDO LE LABBRA SOCCHIUSE. Lascia che l’aria esca, dosando piano piano l’emissione dalla bicca.

Inspira dal naso ed espira dalla bocca.

 

finestra aperta

Apri la finestra.

Vai alla finestra e fai una grande boccata d’aria.

Apri la finestra e cerca di prendere dei grandi respiri dall’aria aperta, dalla finestra aperta.

Se ti è possibile, dormi con la finestra aperta, facendo circolare l’aria.

La ginnastica respiratoria.

La ginnastica respiratorio è un allenamento alla respirazione che va praticato con costanza. Indicato per chi sia convalescente a seguito di COVID19, aiuta sicuramente chi è sano, sia per vivere meglio, per affrontare la vita, per affrontare un’eventuale patologia, per cantare meglio.

Esattamente come un allenamento atletico, la ginnastica respiratoria aiuta a migliorare alcune performance respiratorie.

La ginnastica respiratoria viene praticata in condizione di buona salute, non durante una fase acuta della malattia, nè durante una crisi respiratoria.

La ginnastica respiratoria favorisce la presa di coscienza dell’atto respiratorio, elasticizzazione e controllo della muscolatura respiratoria nelle varie fasi della respirazione: 

– apnea
– respirazione toracica
– respirazione addominale,ecc..

 

Esempi di ginnastica respiratoria

1

Prendi una cannuccia, un bicchiere da bibita o una bottiglietta pieni d’acqua.
Soffia e produci bolle.

2

Prendi un palloncino.
Gonfialo, soffiandoci dentro.
Senti la pressione necessaria affinchè il tuo fiato metta sotto tensione la gomma del palloncino. Percepisci quale complesso meccanismo richieda. Porgi attenzione e descrivilo.

3

Mano sulla pancia
Mi riempio in modo da fare rimpire l’addome
Inspiro 3 secondi. Pausa.
Espiro 6 secondi. Da capo.

4

Mano sul Torace
Mi riempio in modo da fare rimpire il torace.
Inspiro 3 secondi. Pausa.
Espiro 6 secondi. Pausa. Da capo.

5

Ridi. Ridi. Ridi! Ridere è un atto esclusivamente umano.
Nel mondo animale e vegetale non si ride. Forse ridono asini, cani, delfini e iene ridens. 
Ridere però è senz’altro una prerogativa dell’uomo. È anche uno degli esercizi di riscaldamento vocale che prediligo!   

Ridi! Cerca motiva per ridere. Guarda film che ti facciano ridere.
Leggi fumetti buffi: ridi!
Senti il sussulto della tua pancia?
Senti la leggerezza della tua testa? 

 

RISATE COME ESERCIZIO

Ti ripropongo un momento della Masterclass di canto ed emozioni che ho tenuto a Scicli a fine settembre.
Lavoriamo con le risate.
Prova con noi!

Ti saluto con un piccolo Decalogo che ho preparato appositamente per te.
Spero che le informazioni che ho raccolto qui, ti siano utili.

Decalogo per la serenità

Ph. Vincenzo Pietro Sigillò Massara

Come coltivare la tua serenità?

1. Vivi quotidianamente coltivando la tua serenità più profonda.

2. Medita.

3. Respira regolarmente. Respira avendo cura dell’aria che entra e dell’aria che esce.

4. Se pratichi una religione, prega. Leggi versetti, medita, lasciati ispirare e scrivi nel tuo quaderno.

5. Contatta telefonicamente persone che non senti da tanto tempo.

6. Prenditi cura della tua salute. Mangia sano.

7. Riposa. È la migliore cura, le cellule del tuo organismo si rigenerano continuamente, lasciale lavorare tranquiilamente, senza stress.

8. Fai ginnastica respiratoria, prendi confidenza col tuo respiro. Di questo ne parlo abbondantemente nel libro che sta per uscire.

9. Se te la senti, fai piccoli esercizi di ginnastica, Yoga, Pilate. Anche a letto, rilassa il tuo corpo.Mens sana in corpore sano.

10. Ridi, ridi, ridi!

Grazie per aver letto fin qui.

Ti è stato utile questo articolo?
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi.

Ti aspetto nei commenti!
Lucina 🙂